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lunedì 23 settembre 2019

LA DIETA NELLA DIVERTICOLOSI DEL COLON

   Sono sempre di maggior riscontro persone che dopo i 50 -60 anni soffrono di diverticolosi, cioè che presentano piccole protuberanze, sacche delle pareti intestinali, che possono formarsi lungo tutto l’apparato digerente, ma che più frequentemente si localizzano sul lato sinistro del colon prima del retto. I diverticoli...


...possono rimanere a lungo silenti, talora però possono andare incontro a episodi acuti infiammatori di diverticolite, che si possono manifestare con dolore addominale spesso forte e improvviso, associato anche a crampi, nausea, vomito, febbre, brividi, stitichezza o diarrea. In rari casi la diverticolite si complica ulteriormente con peritonite o con ascesso e fistola. Nella diagnosi differenziale è bene considerare il rischio di cancro al colon o al retto, e per questo, nei casi con forte compromissione dello stato generale o ripetuti episodi acuti, si raccomanda una colonscopia insieme ai test per lo screening del cancro. Una dieta controllata assieme ai farmaci può fare molto nella prevenzione delle complicanze. E’ pertanto indispensabile chiedere al proprio nutrizionista una dieta personalizzata che tenga conto di tale affezione.
 
   Una dieta ricca di fibre vegetali e quindi di frutta e verdura, di cereali integrali e povera di grassi, con un aumento dell’assunzione di acqua, è l’ideale per prevenire le complicazioni della diverticolosi. Sono comunque necessarie alcune precauzioni generali nelle scelte alimentari. Tra gli alimenti consigliabili sono pertanto da annoverare i cereali integrali (fiocchi di avena, orzo, fiocchi con crusca) e la versione integrale a quella raffinata di pane, pasta, riso, fette biscottate, grissini biscotti, con assunzione di almeno 1 litro e mezzo o 2 litri di acqua al giorno (incluse zuppe, minestre, tisane).
   Le diete povere di scorie sono controindicate. Possono essere utilizzate solo per brevissimo periodo nella fase di riacutizzazione della diverticolite. Attenzione a frutta e verdura contenente semini (ad esempio melanzane, peperoni, pomodori, kiwi, fichi, melone) che possono depositarsi con maggiore facilità nei diverticolo e per lo stesso motivo è meglio tritare le verdure a fibre lunghe (sedano, finocchi, fagiolini) e trasformare i legumi in passati eliminando le bucce (fagioli, lenticchie, ceci, piselli).
   Limitare il consumo di alimenti e spezie piccanti e bevande che irritano la mucosa intestinale, quali vino e birra, superalcolici, caffè/the. È sempre meglio limitare il consumo di alimenti piccanti in generale e non aggiungere pepe o peperoncino ai piatti, anche essi irritanti per la mucosa intestinale.
   Gli integratori alimentari a base di fibre possono essere molto utili per migliorare la motilità intestinale e prevenire le complicanze, ma in alcuni casi possono peggiorare l’irritazione e quindi è bene sempre chiedere consiglio a uno specialista prima di assumerli. 

   I pasti siano leggeri e frazionati nella giornata.

   Un’adeguata attività fisica quotidiana facilita la digestione e promuove le funzioni intestinali. In ultimo, è molto importante dare spazio alle urgenze, non rimandando a lungo la defecazione quando si avverte lo stimolo.
Nicola Vitola



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