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sabato 2 luglio 2022

Lezioni sul dialetto di Francavilla in Sinni

 Dal mese di marzo 2022 si tengono a Francavilla in Sinni, in provincia di Potenza, degli incontri sul locale dialetto, tenuti dalla Professoressa Patrizia Del Puente

Prof.ssa Patrizia Del Puente


La professoressa...

docente di Glottologia e Linguistica presso l’Università degli Studi di Basilicata, è stata ideatrice e referente del progetto A.L.Ba. (Atlante Linguistico della Basilicata), opera faraonica, che ha avuto l’ambizione di raccogliere e salvaguardare il patrimonio linguistico lucano, mediante il recupero di tutti i 131 dialetti della regione. Il progetto, nato nel 2007, ha portato la Basilicata all’attenzione internazionale. I dati di A.L.Ba. hanno consentito di avanzare nuove interpretazioni su problematiche centrali nella discussione dialettologica. I dialetti rappresentati, con le loro assemblate differenze, forniscono un quadro meravigliosamente policromatico e particolarmente avvincente. Nel 2018,  il progetto A.L.Ba. è diventato ‘Centro Internazionale di Dialettologia’, unico organismo di questo tipo in Europa, nel cui comitato tecnico-scientifico sono poi afferite le Università di Palermo, di Pisa, di Oxford e di Cambridge. 

Recentemente la Professoressa Del Puente ha dichiarato:"Quando si parla di lingue locali (o dialetti) è necessario, prima di tutto, porsi due domande: che differenza c’è tra una lingua standard o una lingua nazionale e un dialetto?  Perché è importante mettere in atto strategie di salvaguardia e valorizzazione dei singoli patrimoni linguistici?

Riguardo la prima domanda la risposta è facile: non esiste alcuna differenza. Pensiamo, per esempio, alla lingua italiana. Essa altro non è che l’evoluzione di un dialetto, quello di Firenze, che, per motivi letterari, storici, economici, fu scelto come lingua sovraregionale tra tutte le lingue locali che si parlavano nella nostra bella penisola. Fino al ‘500, infatti, tutte le lingue locali erano chiamate “volgari” compreso il fiorentino e avevano pari dignità e tale dignità non è certo andata persa nel tempo. Pertanto, dal punto di vista strutturale, non esiste alcuna differenza tra la lingua italiana e i dialetti italiani, tutti esprimono la storia dei singoli popoli che li hanno parlati e continuano a parlarli. Se una differenza c’è tra una lingua nazionale e un dialetto, questa risiede, quindi, solo nel dato geografico: una lingua nazionale è parlata in un’area molto più ampia rispetto a quella in cui è parlata una lingua locale. 

L’italiano si deve conoscere e bene, ma questo non richiede assolutamente l’abbandono della lingua locale. Se ciò avvenisse perderemmo un patrimonio inestimabile, perderemmo la marca identitaria più importante della nostra comunità. Ogni lingua comprende in sé tutta la storia di un popolo e da ogni parola, da ogni regola, da ogni suono si può ricavare un’informazione importante che aiuta, soprattutto in assenza di altri documenti, nella ricostruzione di quella data storia.

Ecco perché è fondamentale salvaguardare e valorizzare sempre i dialetti."

Municipio di Francavilla in Sinni

   Pensando di fare cosa gradita a chi non ha potuto partecipare agli incontri sopra menzionati e a chi fosse comunque interessato si riportano di seguito i link dei vari incontri tenuti:

Prima lezione


Seconda lezione


Terza lezione


Quarta lezione


Quinta lezione


Sesta lezione


Settima lezione


Nicola M. Vitola



 

sabato 18 giugno 2022

SALERNO LETTERATURA FESTIVAL 2022 “LA FELICITA’ LA RIVILUZIONE”

 Per coloro che credono, come scrisse la filosofa Agnes Heller




che...

 la matematica pura, la filosofia, il latino, il greco antico e la letteratura in generale siano cose “inutili” per la vita, con cui però si può fare tutto, mentre il sapere “utile” aiuta a fare solo piccole cose, per tutti costoro farà piacere sapere che è in corso a Salerno, nella settimana dal 18 al 25 giugno, la decima edizione di “Salerno Letteratura Festival", la più importante manifestazione culturale del meridione d’Italia. 

Il tema scelto per quest’anno è “la felicità la rivoluzione”, che si ispira alla citazione di Pier Paolo Pasolini “Non è per la felicità che si fa la rivoluzione?”. Questo filo conduttore accosta due termini semplici quanto impegnativi, specialmente in questo particolare momento storico.



Salerno Letteratura è diventata nel corso degli anni uno degli appuntamenti più importanti nella programmazione artistica e culturale della città. Il festival, che si svolge nei luoghi più suggestivi del centro storico, come l’atrio del Duomo, palazzo Fruscione, il Museo Diocesano, la Cappella Palatina, l’Archivio Letteratura, solo per citarne alcuni, accoglie migliaia di persone provenienti da ogni dove, che insieme alle attività culturali possono apprezzare le attrazioni storiche , artistiche, ambientali e, perché no, enogastronomiche della ridente città campana, animando in maniera variopinta ed in una sorta di processione laica i vicoli, che di volta in volta si aprono ad accogliere l’animata folla.



Il programma è variegato e ricchissimo di circa duecento eventi, articolato in diversi percorsi culturali, che diventano fili narrativi. Non mancano gli spettacoli, con produzioni originali ed i tradizionali appuntamenti dedicati ai giovanissimi. Al termine di ogni giornata alcuni ospiti del festival si raccontano in modo più informale a chi vorrà trattenersi, il tutto come forma di omaggio al primo grande Direttore Artistico, il compianto amico Francesco Durante.

Dalla prima edizione del 2013 il festival è progressivamente cresciuto, aumentando l’offerta di qualità e diventando un appuntamento che la città non solo aspetta, ma di cui non potrebbe più farne a meno.

Nicola M. Vitola


sabato 26 febbraio 2022

Ucraina

Preghiamo per la pace.
#UcraineRussiaWar
#Preghiamoinsieme
#Ucraina
#Peace
#peaceforucraine
#Ukraina
#noWar
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